È un blog di cucina, come posso non metterci una ricetta?
Facile facile, con le patate, la verza e i pomodori secchi. ovvio che la vellutata può essere arricchita con burro o tuorlo, ma siccome qui si combatte il colesterolo, questa è la versione semplice - e vegana.
Si cuociono le patate pelate e tagliate in pezzi non grossi in acqua salata (non ci vuole molto, una decina di minuti). In un work si fanno saltare alcune foglie di verza tagliate a striscioline con abbondante aglio e poco olio aggiungendo acqua se attaccano. Si sala (poco), si tolgono le foglie e nello stesso wok si fanno ammorbidire, con un po' d'acqua, alcuni pomodori secchi tagliuzzati. Con il minipimer a immersione si frullano le patate, si regola di sale e si porta in tavola (ho guarnito con qualche fettina di rapa rossa cotta in padella tipo chips).
sabato 28 febbraio 2015
giovedì 26 febbraio 2015
Sovranità alimentare, accaparramento delle terre, Expo
Non so quanta risonanza abbia avuto, io l'ho trovato un po' per caso, è una lettera aperta, risalente al 21 gennaio, in cui si denunciano delle scelte, fatte in vista di Expo, che vanno contro i principi della sovranità alimentare, della tutela della biodiversità e della democrazia del cibo.
Si torna a parlare del rischio della privatizzazione dell'acqua, trasformata in merce, e dell'accaparramento della terra (land grabbing) acquistata (al limite dell'esproprio) a pezzi bassissimi: interi pezzi di Paesi svenduti alle multinazionali.
Cose da sapere.
Expo non diventi la vetrina dell'ingiustizia
Lettera aperta a Matteo Renzi, firmata da Moni Ovadia, Vittorio Agnoletto, Mario Agostinelli, Piero Basso, Franco Calamida, Massimo Gatti, Antonio Lareno, Antonio Lupo, Emilio Molinari, Silvano Piccardi, Paolo Pinardi, Basilio Rizzo, Erica Rodari, Anita Sonego, Guglielmo Spettante.
Land grabbing (Pagina99) di Federico Gennari Santori
(purtroppo questo link non funziona più. In alternativa: unimondo.org).
Si torna a parlare del rischio della privatizzazione dell'acqua, trasformata in merce, e dell'accaparramento della terra (land grabbing) acquistata (al limite dell'esproprio) a pezzi bassissimi: interi pezzi di Paesi svenduti alle multinazionali.
Cose da sapere.
Expo non diventi la vetrina dell'ingiustizia
Lettera aperta a Matteo Renzi, firmata da Moni Ovadia, Vittorio Agnoletto, Mario Agostinelli, Piero Basso, Franco Calamida, Massimo Gatti, Antonio Lareno, Antonio Lupo, Emilio Molinari, Silvano Piccardi, Paolo Pinardi, Basilio Rizzo, Erica Rodari, Anita Sonego, Guglielmo Spettante.
Land grabbing (Pagina99) di Federico Gennari Santori
(purtroppo questo link non funziona più. In alternativa: unimondo.org).
martedì 24 febbraio 2015
Il più bel libro di cucina
O almeno il migliore che mi sia capitato per le mani finora. Raccolte di ricette ce n'è ormai a iosa, tanto da costituire una letteratura, ma tra grafica così così, instant book e cascami televisivi bisogna districarsi e scegliere.
Questo Il vegetariano gourmet è bello per impaginazione ma soprattutto per i contenuti: le ricette - e ne ho provato la gran parte - sono buonissime.
Piatti da tutto il mondo, dalla cucina thai a quella italiana (ammetto che questa l'ho frequentata meno, per ovvi motivi), alla scoperta di sapori nuovi.
Se lo trovate (pare sia esaurito: aspettiamo presto una ristampa!), non fatevelo sfuggire.
Il vegetariano gourmet - Guido Tommasi Editore
Questo Il vegetariano gourmet è bello per impaginazione ma soprattutto per i contenuti: le ricette - e ne ho provato la gran parte - sono buonissime.
Piatti da tutto il mondo, dalla cucina thai a quella italiana (ammetto che questa l'ho frequentata meno, per ovvi motivi), alla scoperta di sapori nuovi.
Se lo trovate (pare sia esaurito: aspettiamo presto una ristampa!), non fatevelo sfuggire.
Il vegetariano gourmet - Guido Tommasi Editore
domenica 22 febbraio 2015
Ristorante Pascia, Invorio
Cominciamo con una breve segnalazione. Non ne scriverò
molte, perché non mi capita spesso di andare al ristorante. E non è che un
posto come questo aspetti una mia recensione, fior di critici lo
hanno provato e giudicato (con una stella Michelin), ma se come me non leggete
questi numi tutelari e andate a cercare notizie solo dopo una cena memorabile,
allora...
Troverete lo chef Paolo Gatta che viene di persona a
prendere le ordinazioni e scambia volentieri due chiacchiere a fine cena,
quando vi spiega come dietro ogni piatto e dentro ogni menu va trovata una idea
che sostanzi l'uno e giustifichi l'altro, che si pone alla ricerca di una
compiutezza in cui tutto si tiene e, come si dice, abbia il suo perché.
Accoglienza, servizio, livello delle preparazioni sopraffini; e
arrivano in tavola assaggi e saggi di alta cucina, con grande generosità, prima
e durante e dopo le ordinazioni alla carta.
Non è un ristorante vegetariano, ma dimostra un grande interesse per la cucina vegetariana.
Non è un ristorante vegetariano, ma dimostra un grande interesse per la cucina vegetariana.
Forse ha desiderio di farsi conoscere di più, Invorio (NO)
non è esattamente Torino o Milano, ma si raggiunge comodamente. E a mio avviso
si conferma che in Piemonte si mangia molto bene
e i prezzi sono onesti.
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