A parte questi ristoranti haute-couture improponibili per normali tasche, trovare una cucina adatta a vegetariani è ancora difficilissimo in Francia. Perfino in una salade non manca il poulet, talora ci trovi pure del canard.
Dipartimento della Gironda, cinque giorni di vacanza: affittando un appartamento si può far la spesa da sé e mangiare ciò che si vuole. Però peccato non provare almeno un ristorante.
Se appena arrivati abbiamo trovato bellissimo locale storico dove ti danno da mangiare fino a mezzanotte (quasi dappertutto a Bordeaux) e con un cameriere gentile abbiamo contrattato una salade verte, con pomodori, formaggio chèvre e noci, ho festeggiato il compleanno in un ristorantino italiano niente di che, ordinando una parmigiana di melanzane, mozzarella in carrozza e bevendo Montepulciano d’Abruzzo – ecco, avrei preferito di no.
Meno male che i ristoranti indiani, pakistani, turchi, tailandesi, italiani non mancano.
Perché avevo individuato un ristorante francese vegetariano e vegano (!): un bellissimo sito internet, molto promettente, ma quando siamo andati a fare un sopralluogo – lungo un Quai abbastanza fuori mano – abbiamo trovato una saracinesca chiusa, vetri polverosi attraverso i quali si intravedeva un interno che pareva abbandonato da mesi o da anni (ecco perché non rispondevano al telefono). Il triste foglio accartocciato con gli orari indicava le aperture quasi solo nel week end: decisamente i vegetariani non abbondano da quelle parti.
Vero è che abbiamo scelto come meta delle nostre brevi vacanze il regno delle ostriche (Andernos-les-Bains, Arcachon) e delle cozze, e dappertutto prevale la cucina regionale di terra: non si vergognano affatto di proporre il foie gras che ormai suscita la disapprovazione di molti, e bovino, anatra, agnello sono ovunque nei menu.
Un atteggiamento verso gli animali che si estende, così a prima vista, anche a quelli domestici: pochi gatti in giro, parecchi cani con collare a strozzo strattonati dai proprietari, oppure portati in spiaggia sotto il sole per ore e ore. L’infelice vita animale nel Sud-Ouest.
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