venerdì 8 luglio 2016

Cosa mangiano le galline?

Vi mostro subito la foto: una delle due uova viene da un privato che ha poche galline, allevate prevalentemente con gli avanzi di casa, l'altra viene da un supermercato di prodotti biologici. Una non ha marchio sul guscio, l'altra un codice che comincia con 0. Notare la dimensione dei tuorli. Quanto al sapore, non c'è paragone, fidatevi.



Il primo mi ha ricordato il grosso uovo d'oca che mi aveva regalato la vicina, che ha una coppia di magnifiche oche che le fanno compagnia e pure un'ottima guardia. L'altro mi ha fatto pensare al burro - biologico, prodotto d'eccellenza bla bla che si compra. Ugualmente desaturato. Il colore giallino pallido pallido cui siamo abituati non ha molto a che vedere con i veri prodotti che forse mangiavano i nonni. E le galline dei nonni non mangiavano certo orrendi mangimi prima di finire in pentola.
Le campagne di salute preventiva basate sull'alimentazione hanno un bell'arrancare se poi comunque quello che ci mangiamo è il risultato di una lavorazione che depaupera e rende artificiale il cibo. Del latte ho già detto più volte (sappiate che con il latte crudo del distributore - che costa meno e si riutilizza il vetro - si riesce a fare il paneer perché - miracolo - caglia, cioè reagisce; si vede che contiene ancora qualche traccia di proteine e grassi), ora è il turno di capire come effettivamente siano le uova impiegate normalmente in cucina. Acquistatele da chi produce poco e prevalentemente per sé: lo sosterrete. Il piccolissimo produttore, escluso dalla grande distribuzione, ha finito col tirare il collo alle sue poche galline: uova in quantità insufficiente per essere accettate dal mercato ma decisamente troppe per il consumo di una sola famiglia. Ma quanto ad assurdità, so di una persona cui il contadino regala le uova fresche che lei BUTTA per comprarle al supermercato.
(Pas)siamo alla frutta.

Se non conoscete un contadino, ecco come leggere il codice sul guscio delle uova. Raccomandazione uno: mangiatene poche, con parsimonia; raccomandazione due: acquistate SOLO quelle con marchio che comincia con 0 (zero).

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